Amazon, l’e-commerce più famoso al mondo, potrebbe intravedere un futuro nel mondo delle maison del lusso già dal 2020.

A rendere nota la notizia è stato WWD, il magazine conosciuto anche come “la Bibbia del fashion”, spoilerando una soffiata anonima proveniente da contatti vicini al gigante di Jeff Bezos. Le voci dicono che sarebbe già stato allestito un magazzino nei dintorni dell’Arizona e una campagna marketing dalla modesta cifra di 100 milioni di dollari.

L’esperienza insegna

Pensandoci bene, la notizia non è poi così sconvolgente. Infatti, brand come JD.com e colossi dell’ecommerce come Alibaba hanno già avuto il loro debutto nel mondo luxury con le rispettive piattaforme Toplife e T-mall: un successo più che discreto. Il caso di T-mall è stata una vera e propria rivelazione per i vari brand della moda, entrati nel mercato orientale. Come mai tanto successo? I brand orientali del lusso hanno scelto la piattaforma per la qualità del servizio online, per l’esclusività del target (l’accesso a certi marchi è garantito solo agli utenti che si sono dimostrati più avvezzi allo shopping di determinate categorie e prezzi) e il senso di appartenenza alla community. In occasione del Black Friday 2019, T-mall ha registrato la presenza di 295 luxury brand sulla propria piattaforma.

La sfida

Amazon è rinomato per l’acquisto di beni quotidiani a prezzi accessibili. Come potrebbe diventare la casa dei costosissimi marchi di lusso? La vera e propria sfida per Bezos sarà quella di garantire ai brand aderenti alla piattaforma il mantenimento della propria brand image. Già nel 2012 era stata annunciata l’idea di questa strategia, forse, otto anni dopo Amazon è pronto per questo passo.

Come funzionerebbe

Pare che Amazon prenderà spunto da T-mall, fungendo da “centro commerciale” per i vari brand. Seguendo il principio delle concessioni, Amazon sarà solo il mezzo attraverso il quale i consumatori potranno acquistare; i brand saranno liberi di mantenere il pieno controllo della merce, delle tempistiche e della vendita dei propri prodotti. In più si punterebbe molto sulla funzione Amazon Prime del marketplace che a oggi registra 100 milioni di iscritti ai servizi prime.

Sarà la fine dell’Amazon che conosciamo?

Questa domanda per ora rimane senza una risposta certa. Quello che è sicuro è che l’esordio nel mondo della moda renderà la piattaforma molto più focalizzata sul fashion, comportando certamente un piccolo cambio di brand image. Tuttavia, per molti utenti rimarrà il punto di riferimento per le piccole spese di accessori quotidiani.