Ancora si fanno i conti con i cambiamenti portati dalla pandemia. Se la moda ha avuto grandi ripercussioni, il mondo degli eventi ne è stato decisamente devastato, almeno per il momento. E se quanto vissuto nei primi mesi del 2020 fosse preludio di un cambiamento radicale?
Il settore degli eventi senza il supporto del digitale non sarebbe sopravvissuto; dopotutto chi non si evolve si estingue. Il periodo di lockdown ha costretto diverse realtà a sperimentare nuovi metodi per andare avanti con le proprie attività. Prendiamo come esempio il più grande evento di moda: la Milano Fashion Week.
Il primo evento digitale

La MFW diventa Milano Digital Fashion Week, la prima versione digitale di tutto il mondo. Si svolgerà dal 14 al 17 luglio sui canali digitali della Camera Nazionale della Moda Italiana. Tutte le collezioni uomo e donna SS2021 delle più grandi maison del fashion verranno presentate online e ammirate da milioni di persone. L’evento sarà diviso in diversi momenti: ci saranno webinar dedicati ai professionisti del settore, live streaming con i maggiori esponenti del fashion system e momenti di intrattenimento. Verrà strutturata anche una piattaforma con diversi showroom per non penalizzare i piccoli brand ed i giovani designer.
Cosa ci piace e cosa no

Se il futuro fosse veramente tutto digitale, quali sarebbero gli aspetti positivi e negativi?
Prima di tutto ci sono gli aspetti più ovvi, ovvero la possibilità di partecipare quando, come e dove si vuole senza limiti di spazio e tempo. Questo consente anche di attirare un maggior numero di utenti che, altrimenti, non avrebbero l’opportunità di partecipare. Il fatto che la presenza fisica non sia necessaria comporta anche meno spostamenti: meno stress organizzativo per gli utenti e meno inquinamento.
Esiste anche il rovescio della medaglia. Lo stop agli eventi, così come li conosciamo fa venir meno anche il calore del pubblico, il coinvolgimento, il senso di appartenenza, ovvero gli aspetti più emotivi di un evento.
Dal punto di vista di chi organizza tutto ciò è molto più dispendioso in termini di tempo e anche di costi, senza considerare il fatto che molte persone coinvolte in questo settore perderebbero il lavoro. Basti pensare ai catering, ai fotografi e a tutta la post produzione, a hostess, steward e fornitori vari. Il riverbero allo stop degli eventi ha ripercussioni anche sulle strutture ricettive che non ospitavano solo vip, stilisti e modelle, ma anche gli appassionati accorsi a Milano per la MFW.
#Riadattarsi
Con la rivoluzione in atto, riadattarsi diventa fondamentale per non soccombere. In questi casi serve conformare le campagne marketing al tipo di evento, ripensare l’attività dei PR e trovare modi alternativi per mantenere i contatti con i partecipanti. Cambia il modo di fare e gestire il business, di conoscere soci e possibili clienti.
Un like sui social sarà in grado di sostituire la stretta di mano?