La moda, costantemente alla ricerca di nuovi materiali, ci sorprenderà con lo studio di materiali ecologici e sostenibili.
Chi lo avrebbe mai detto che un giorno avremmo indossato pelle di ananas e fibre di alghe? Ebbene sì, ormai non è solo una visione modaiola, ma un vero e proprio progetto per il futuro. Indipendentemente dal momento che stiamo vivendo, nel quale la moda ha dovuto indietreggiare e fare una presa di coscienza, il fashion da anni sta sperimentando materiali alternativi, un po’ per sorprendere i consumatori, un po’ perché le risorse del pianeta non sono illimitate.
Tra i marchi propensi all’utilizzo di materiali innovativi troviamo H&M, Hugo Boss e Stella McCartney.
Pinatex: la pelle di ananas
H&M prende ispirazione dalla natura non solo per le stampe floreali, molto comuni nelle sue collezioni, ma anche per le nuove fibre utilizzate. Ananas e arance sono le protagoniste della nuova linea vegan in commercio dall’11 aprile 2019. Abiti, accessori, scarpe, realizzati con fibre di ananas e seta di arance.
L’idea viene da Carmen Hijosa, direttore creativo di Ananas Anam, che è riuscita nella creazione di questo nuovo materiale grazie alla lavorazione delle foglie di ananas. Tuttavia, questi non sono gli unici materiali sostenibili utilizzati dal marchio. H&M è tra i brand più attivi nella salvaguardia dell’ambiente e informa sulle novità del settore grazie al Global Changing Award fondato dal brand svedese.
Anche Hugo Boss ha ceduto alla curiosità della sperimentazione del tessuto; è nata così la collaborazione con la dottoressa Hijosa per una linea di scarpe.
MycoTex, il tessuto vivo
Nasce nel 2016 l’idea di utilizzare i funghi come materiale tessile. A cosa è dovuta la scelta di questo elemento? Si dà il caso che i funghi abbiano diverse proprietà: sono impermeabili, antibatterici e adatti alle pelli sensibili. In più, un abito realizzato con questo materiale 100% naturale, una volta inutilizzato, è completamente biodegradabile. Questo tessuto è ancora in fase di sperimentazione e si discute su come renderlo esteticamente gradevole. Tuttavia, ci sono diversi utilizzi che se ne possono fare come, ad esempio, dell’ambito ospedaliero per camici e cuffie.
La seta di ragno
I ragni possiedono la straordinaria capacità di “filare”. Da questo, nasce l’idea di studiare la sostanza presente nelle loro ghiandole filatrici per la produzione di un tessuto. Non avrà nulla a che fare con la seta che conosciamo, ma questo si è dimostrato essere un tessuto molto resistente, più leggero della fibra di carbonio e in grado di assorbire il calore del corpo umano. The North Face Japan, in collaborazione con Spiber, mette in commercio la prima giacca outerwear prodotta interamente con seta sintetica di ragno, il “Moon Parka”.